06 novembre 2008

ATTERRAGGIO DI FORTUNA

La velocità e il vento che genera sono in grado di farti dimenticare quanto sia rischioso quello che stai facendo. Così ti puoi far male… ma chi ci pensa! Volo tra nuvole senza pioggia guardando tutto da un’altezza che rende le cose più vivibili, interessanti. Una visione ampia con un orizzonte così lontano che se fossi lì tra quelle piccole persone laggiù non potrei vedere.
-Volare così non va bene!-
Dicono in coro dei bipedi intelligenti e senza emozioni.
-Perdi tempo che potresti dedicare a qualcosa di costruttivo, organizzare la tua vita in modo che valga la pena di averla vissuta, ad esempio –

Da laggiù potrei vedere realmente le cose come stanno? Qual è la realtà?
Che cos’è la realtà? Da qui posso vedere cose che da laggiù non vedo e non vedono quelli che rimangono lì. Il mondo è più grande visto da qui!

Così mi lascio scivolare lungo un’onda fatta di vento e, tra una nuvoletta che mi rimane vicina per un po’ e uno spazio limpido mi sorprendo a contemplare la cima di un monte dietro il quale posso ammirare l'oceano. Tutto ciò è maestosamente indescrivibile a parole. E’ fatto di sensazioni così diverse eppure in splendida armonia tra loro. Il vento addosso, i profumi che salgono nelle narici, immagini meravigliose che entrano nel cuore… Vorrei poter fermare questo istante e conservarlo per poterlo rivivere più volte.

Chiudo gli occhi cercando di fissare queste sensazioni.
Quando li riapro non vedo più… la cima del monte è lassù, in alto che mi guarda severa. Non vedo il mare, i profumi sono cambiati… Il vento addosso si è trasformato in una leggera brezza tiepida che raffredda il sangue che mi scorre sul viso. Un ronzìo nelle orecchie ha preso il posto del soffio di vento che sentivo poco prima. Sono un tantino confuso, sorpreso mi metto seduto appoggiando una mano a terra e un’altra alla fronte. Asciugo il sangue che mi rigola sull’occhio e mi guardo intorno.
Lui è li che mi guarda mentre continua a masticare e un ciuffetto d’erba fresca gli spunta dal lato della bocca.
- Che hai da guardare? Vieni a darmi una mano…- e tra me penso – è un vero amico Pegaso, non ti abbandona mai… nemmeno quando sbagli e rischi la vita di entrambi.-

Il futuro che vediamo io e lui non è e non sarà mai lo stesso di quello che vedono gli altri, quelli con i piedi al suolo.

21 maggio 2008

nuvoletta

Non ti fermi mai, cambi forma sospinta da un nuovo vento che ti soffia via e ti mostra nuovi mondi. Il vento che ti sosteneva con amore ti ha accompagnato con lo sguardo fino a non riuscire più a vederti. Che si tratti di semplice vita o scelte sbagliate lascia comunque un vuoto. Tuttavia la vita vissuta resta un'esperienza indimenticabile dalla quale attingere ricordi con cui riempire, anche solo parzialmente e temporaneamente, i vuoti che hai dentro.
Non fermarti mai, scegli il tuo vento e sorridi alla tua vita mentre la riempi di nuova e fresca avventura il cui ricordo riempirà i tuoi momenti prima di addormentarti.

29 novembre 2007

ACQUA CHIARA

Basta... voglio volare. Volare in un cielo limpido... sì certo... qualche nuvoletta non guasta, giusto per dare profondità al paesaggio... ma non ce la faccio a reggere il viaggio di un'intera vita (per breve che sia) nella nebbia e nelle tenebre. Basta dover soffiare tra migliaia di metri cubi di fumo per cercare di capire qual'è la verità. Cosa si celerà dietro un certo comportamento? Cosa nasconderà un sorriso apparentemente sincero? Solo quando la nebbia sarà diradata saprai la verità... mah. Il motivo, ditemi che motivo ci può essere se non quello di voler apparire ciò che non si è e celarsi dietro la scusa che tale garbuglio di torbidi discorsi sia necessario per un quieto vivere. Adoro immergermi in acque chiare, cristalline, dove si può vedere lontano... guardare un possibile futuro. Mi piacevi tanto, ma in questa nebbia non riesco a distinguere che i tuoi lineamenti, solo una parvenza della tua bella esteriorità.
Che soffi ora un vento di bora o un caldo scirocco. Che si posi la melma e mi mostri la tua bella persona. Fammi vedere il sole, le montagne lontane, un branco di ricciole a cento metri in mare aperto...
Agita le braccia, sii felice di quello che sei e illumina col tuo sorriso fin dentro il cuore di chi ti guarda e ti vede.

23 maggio 2006

LA SCARTATA


E' caduto... il mito del sogno inseguito, combattuto e raggiunto? L'ultimo ostacolo... la scartata e.. giù. Volo tra ciò che rimane, tra rovine che fan male, bagnato d'acqua gelida e fango di tristezza. Ciò che sembra può non essere realtà, ciò che esce dalla bocca può non sgorgare dal cuore? L'ostacolo vero è superato... la gara, vinta! Resterà un'isola felice accarezzata da vento tiepido e bagnata da mare tranquillo. Un altro sole asciugherà il fango e l'acqua, un'altra luna farà sognare, un altro sogno per cui combattere verrà inseguito e raggiunto... conquistato.